mercoledì, marzo 12, 2008

Rileggetevi, ogni tanto, questa lettera di R. Kipling al figlio.
Se riesci a mantenere la calma quando tutti gli altri intorno a te la stanno perdendo e danno la colpa a te; * Se sai di aver fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te, tenendo però nel giusto conto i loro dubbi; Se sai aspettare senza stancarti di aspettare,o essendo calunniato non rispondere alle calunnie, o essendo odiato non dare spazio all’odio, senza tuttavia sembrare troppo buono, e parlare troppo da saggio; Se sai sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni; Se sai pensare senza fare dei pensieri il tuo fine; Se sai incontrarti con il successo e la sconfitta e trattare questi due impostori proprio allo stesso modo;Se riesci a sopportare di sentire la verità che tu hai detto, distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per ingenui; o guardare le cose, per le quali hai dato la vita, distrutte, e umiliarti a ricostruirle con i tuoi strumenti ormai logori;Se sai fare un’unica pila delle tue vittorie e rischiarla in un solo colpo a testa o croce, e perdere, e ricominciare di nuovo dall’inizio senza mai lasciarti sfuggire una parola su quello che hai perso; Se sai costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi polsi a sorreggerti anche dopo molto tempo che non te li senti più e così a resistere quando in te non c’è più nulla tranne la volontà che dice loro: “Resistete!”Se sai parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà o passeggiare con i re senza perdere il tuo comportamento normale; Se non possono ferirti né i nemici né gli amici affettuosi; Se per te contano tutti gli uomini, ma nessuno troppo; Se riesci a riempire l’inesorabile minuto dando valore ad ogni istante che passa,tua è la Terra e tutto ciò che vi è in essa, e quel che più conta – tu sarai un Uomo, figlio mio!
Rudyard Kipling